Social Media: La Protezione Civile di Calderara in visita all’OEM di New York

I volontari della Protezione Civile di Calderara già da alcuni mesi stanno sviluppando un piano per utilizzare i social media per informare i cittadini nei casi di rischio o emergenza. È proprio nell’ambito di questo progetto che il 12 agosto scorso, Peter Zullo (volontario della Protezione Civile esperto in social media) ha incontrato a New York, Allison Pennisi (Responsabile dei contenuti digitali del NYC OEM) presso il New York City Office of Emergency Management, l’agenzia che dal 1996 si occupa di coordinare le azioni durante le emergenze. L’OEM sta utilizzando già da tempo i social media sia in fase di prevenzione che durante le emergenze e l’incontro è stato utile per scambiare informazioni ed esperienze di utilizzo.

L’OEM è presente su diversi social media, tra i quali Facebook, Twitter (attraverso un account istituzionale e con @NotifyNYC, la fonte ufficiale di NYC per informazioni durante le emergenze) e Instagram. L’obiettivo primario della presenza sui social è quello di preparare ed educare le persone ad esempio attraverso campagne informative come “Ready New York” e “Know your zone” che mirano ad aumentare la conoscenza dei rischi potenziali per rendere sempre più persone pronte ad un’eventuale evacuazione in caso di necessità. Come ha ribadito Allison Pannisi durante l’incontro, malgrado le emergenze che anche New York ha dovuto affrontare negli ultimi anni, troppe persone ancora non hanno una consapevolezza del rischio e dell’importanza di affrontare le situazioni di emergenza preparati, perché pensano che non succederà proprio a loro o che ci penseranno quando accadrà. È importante invece sfruttare ogni canale possibile per fare acquisire alle persone la giusta mentalità e stimolare la cultura della resilienza. Fare una copia dei documenti importanti, preparare una lista di contatti per le emergenze e delle medicine che si devono assumere, avere un piccolo kit pronto nel caso si debba evacuare velocemente, sono semplici azioni ma potenzialmente molti utili al momento del bisogno.

Durante le emergenze invece l’obiettivo principale è quello di informare le persone che preferiscono i social alle news della televisione ma anche quello di coordinare le informazioni diffuse dalle varie agenzie chiamate in causa (come ad esempio la polizia, i vigili del fuoco, la protezione civile, l’assistenza sanitaria ecc.) tutte dotate dei propri account sui diversi social media. Il rischio infatti e che le notizie vengano diffuse in modo non uniforme e impreciso. Per evitare questo quindi che è stato creato un coordinamento tra tutti i referenti dei diversi social media che così rimangono in stretto contatto utilizzando tutti i possibili canali a disposizione (email, messaggi, teleconferenza).

Durante le emergenze inoltre viene data molta importanza al monitoraggio. È necessario infatti sia controllare che non si diffondano false informazioni, sia capire come le persone reagiscono in caso di emergenza e che utilizzo facciano dei social. Questo viene fatto controllando (anche attraverso l’aiuto di volontari formati) hashtag e parole chiave ed eventualmente intervenendo in maniera tempestiva. Il monitoraggio, assieme alla gestione di diversi account e il coordinamento di un gruppo di lavoro, è possibile utilizzando strumenti software specifici. Ad OEM al momento utilizzano Hootsuite (ma ce ne sono anche altri disponibili sul mercato anche gratuiti) che permette tra le altre cose anche la creazione di report statistici e la programmazione dei post, indispensabile per alimentare un regolare calendario editoriale.

È proprio grazie a questa attenzione che ha dedicato ai canali social, che OEM ha aumentato esponenzialmente nel tempo i propri contatti, arrivando a raggiungere più di 4 milioni di persone all’anno ma soprattutto ad essere riconosciuta dai cittadini newyorchesi come la fonte ufficiale di riferimento sui social da seguire nei momenti di emergenza.

Lascia un commento